[Giorno 7] Com’è essere un founder europeo in Silicon Valley

Giornata pienissima, ma davvero intensa!

A inizio giornata le startup hanno presentato i loro pitch a Ecosystem Ventures, poi abbiamo incontrato Julien Salanon – CEO di InTooch, poi pranzo dall’icona Buck’s of Woodside, nel primo pomeriggio abbiamo fatto il tour di Stanford, abbiamo assistito alla lecture di Rebecca Lynn di Canvas Ventures e infine abbiamo concluso la giornata al pitching event organizzato da VC Taskforce.

Un tour de force, ora andiamo a letto con il cervello che va ancora a mille!

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Abbiamo iniziato la giornata con una grande occasione: abbiamo incontrato Alexander Fries di Ecosystem Ventures che ha ascoltato i 10 pitch delle startup e chiesto un follow up ad alcune di loro.

Ecosystem Ventures investe principalmente in Seed e Series A e ha un particolare interesse per le startup europee (avendo anche un fondo basato in Europa).

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Seconda tappa: incontro con Julien Salanon, CEO di InTooch.

Julien ci ha incontrato davanti a un caffé (e anche qualche dolcetto!) per raccontarci com’è essere un founder europeo in Silicon Valley. 
Lui è francese e di startup ne ha già fondate due (la prima l’ha venduta per 19 milioni di dollari) e da qualche mese ha lanciato InTooch.

Il consiglio di Julien è quello che continuiamo a sentirci ripetere da tutti: tenete una società italiana a cui affidare tutta la parte di sviluppo e di operations, e fondate una società negli Stati Uniti con solo il founder per poter raccogliere investimenti in Silicon Valley (che serviranno poi per alimentare la società italiana).
Facile, no?

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Per non fermare il cervello neanche a pranzo siamo andati a mangiare da Buck’s (che ormai sarà un luogo familiare per i lettori di questo blog, se volete saperne di più cliccate qui).

Ci ha accolti Jamis in persona, il fondatore, che ci ha raccontato di quando – proprio nel tavolino di fianco al nostro – è stato firmato il primo investimento per Tesla (e in quello ancora più in là quello per PayPal).

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Da lì ci siamo spostati a Stanford per un tour di tutta l’Università guidato da uno studente del secondo anno.

Qualche informazione interessante che abbiamo scoperto oggi mentre camminavamo per gli oltre 33mila metri quadrati del campus:

  • a Stanford ci sono circa 15mila studenti
  • il costo annuale è di 64mila dollari
  • circa il 74% degli studenti però riceve una scholarship totale o parziale da Stanford: chi ha un reddito annuale familiare inferiore ai 60mila dollari riceve la copertura totale dei costi, sotto i 120mila riceve circa 40mila dollari di scholarship e sotto i 200mila la percentuale cala fino a diventare 0 raggiunti i 200
  • nelle ultime Olimpiadi se Stanford fosse stata una nazione sarebbe arrivata undicesima nella classifica mondiale del medagliere

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La giornata si è conclusa con due eventi: una lecture davvero interessante di Rebecca Lynn (partner a Canvas Ventures) e una pitching competition organizzata da VC Taskforce a Palo Alto (con una giuria di 3 business angel alla ricerca di startup su cui investire).

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