[Giorno 5] Rock Emiliano-Romagnolo in California

Report Emilia-Romagna in Silicon Valley

[Il diario di oggi è scritto da Daniela Dubla, founder di Inner.ME]

Allora siete curiosi di sapere cosa succede dall’altra parte dell’oceano?

Pronti? Partiamo da loro.
Pigiate play e tenetela su mentre leggete il resto del racconto, vi aiuterà ad entrare nel mood ;)

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Sono le 4.30am e suona una sveglia strana, mi domando se la mia compagna di stanza la Tata Robotica non abbia hackerato l’iPhone per creare un suono così stridulo. Dopo circa 10 minuti mi rendo conto che non è la Tata né la sua STEAM education @ work ma il Fire Alarm. Falso Alarm, per fortuna.

Bene, la partenza del day n. 5 è decisamente in salita per i nostri 10 innovatori!
Riusciranno i nostri eroi …? Ok, scherzo.

Dicevamo, i nostri eroi (non scherzo) partono alla volta del Babson College, dove li aspetta un’altra giornata super fitta di lezioni e di incontri.

Questa l’agenda:

  • Ian Thiel, Head of Growth @ ScriptDash (Pharmacy experience to your doorstep – for free) & Serial Entrepreneur
  • Natasha Kurtova French, Founder & CEO @ EngagePoint (Launching your US market success)
  • Ben Narasin, General Partner @ CanvasVentures (Early-Stage Venture-Capital Investors)
  • Armando Biondi, Cofounder @ AdEspresso (Get better performing Facebook ads in as little as 7 minutes) & Angel Investor
  • A cena dal Console!

Ve l’avevo detto che abbiamo milioni di lezioni da imparare ogni giorno!

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> Vuoi costruire la tua perfetta VALUE PROPOSITION?

Parla con Ian Thiel, un ragazzo di appena 27 anni, ti spiegherà alcuni principi di sales e la legge della giungla applicata al mercato competitivo.

Ti consiglierà una serie di libri e una verità su tutte: cerca sempre di spiegare cosa il tuo prodotto dà la possibilità di fare, non semplicemente cos’è.

In una frase:

“People don’t want 1 cm drill bits, they want 1 cm holes”
[Theodore Levitt]

> Vuoi sapere come applicare strumenti e metodologie di GROWTH HACKING?

Chiedi a Natasha Kurtova, ti dirà che lo spirito dell’Hacker è quello di rompere e ricostruire quello che non va. E di arrivare alla conversion dando tanto valore, prima di chiedere ai propri clienti di pagare per il tuo prodotto o servizio.

Nelle sue parole:

“Give a lot of value before asking them to pay”

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> Sei alla ricerca di un VC (venture capitalist) per accelerare la tua CRESCITA?

Segui Ben Narasin in ascensore come ha fatto uno dei nostri founder e sii specifico e super conciso, non ti darà più di 20 secondi prima di premere il tasto apriporta! Fagli capire dove nel tuo progetto sono racchiusi i BIG MONEY e può darsi ti dia l’occasione di un secondo incontro.

> Vuoi sapere da un romagnolo doc come FARE SUCCESSO IN SILICON VALLEY e diventare Preferred Facebook Marketing Partner in soli 3 anni?

Parla con Armando Biondi. Il suo punto di vista è quello di un italiano che non è rimasto affascinato, invischiato o vittima della retorica della Billion company, ma l’ha saputa sfruttare a suo favore.

Il mercato finanziario americano, si sa, ha costruito una bolla speculativa con e sulle spalle delle startup attraverso il mito della skyrocketing growth. Armando, da buon romagnolo, consiglia di rimanere con i piedi per terra, di crescere in modo organico e non sulla base di fittizie valutazioni o previsioni finanziarie, offrendo un servizio che i clienti davvero vogliono e che risolve loro un problema, aumentando, nei tempi a ciò consoni, la propria customer base (e che questa sia pagante).

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È necessario validare continuamente la propria value proposition sul e nel mercato e poi raccogliere il meno capitale possibile (pure essendo questo ormai diventato una commodity) e farlo assegnandogli la giusta equity, scegliendo e diversificando i membri del proprio cap-table, per non perdere la proprietà e la libertà di decidere del futuro della tua startup.

È arrivata sera e il nostro Uber-pulmino questa volta si muove in direzione Consolato Generale d’Italia a San Francisco.

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Un’esperienza davvero unica e forse irripetibile, pitchare nel salotto del Console davanti al camino addobbato a festa con alle spalle la fotografi di Mattarella e la bandiera italiana a proteggerti e farti sentire a casa.

E anche in questa occasione uno strano orgoglio italiano mi riempie l’animo, io così esterofila, adesso vedo il valore del nostro paese racchiuso in quel salotto, e siamo noi, le nostre idee, le nostre visioni, la nostra concretezza, i nostri talenti, e con o senza big money sono sicura che cambieremo il nostro piccolo pezzo di mondo, senza alcunché da invidiare al tanto patinato mondo della West Coast.

Oggi ci portiamo a casa anche questa lezione. E un po’ di sano spirito regional-patriottico :)

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[Daniela – Inner.ME]