Destabilizzante e rifocalizzante: il post-Silicon Valley di Carlo Alberto Uvezzi

L’esperienza in Silicon Valley è stata un’avventura unica, di quelle che puoi comprendere soltanto se la vivi in prima persona e la tocchi con mano.
Le valigie sono tornate cariche di ricordi e di storie, che raccontano di un mondo parallelo, dove le idee nascono davanti ad una birra, crescono spinte a suon di milioni e possono probabilmente fallire con il sorriso. Gli incontri fatti sono stati incredibilmente unici, ogni posto e ogni persona è riuscito a trasmettermi qualcosa di significativo che resterà sicuramente salvato nella mia testa e nella mia
cartella sul desktop.

Vivere questa avventura può risultare destabilizzante, perché conoscere il funzionamento di questo ecosistema, le sue dinamiche interne e i suoi attori rischiano di ridimensionare nel profondo le tue convinzioni e le tue abitudini. Ma questo senso di smarrimento ha però la forza di rifocalizzare le idee, di rinnovare lo spirito imprenditoriale di ognuno e di mutare la visione tradizionale di ogni
business.

Il processo di cambiamento del nostro è già iniziato da un paio di settimane, ma bisogna procedere con cautela perché non è facile iniziare ad aggiungere uno zero ad ogni cifra negoziata, ottenere credibilità in giovane età, magari presentandosi ai meeting in maglietta, e credere di poter conquistare l’interesse per il proprio prodotto durante un tratto in ascensore… almeno se non vogliamo essere presi per pazzi.