Some people wish it would happen, others make it happen: il post-Silicon Valley di Claudio Venezia

A due settimane dalla fine dell’ esperienza in Silicon Valley, mi fermo a riflettere su quello che è stato il Mindset Program e sui frutti che questo incredibile viaggio ha fatto maturare.

I giorni a San Francisco trascorrono veloci e si è trascinati dall’entusiasmo di una città in continua avanguardia, dove ogni singolo dettaglio parla di innovazione.

Da subito è stata chiara la sensazione di trovarsi in un posto in cui si scrive la storia che poi verrà letta nel resto del mondo per gli anni avvenire.

Possono sembrare parole banali, ma fidatevi, anche io ero partito con il tipico scetticismo “homemade” e ho avuto l’occasione di ricredermi alla grande.

La qualità delle persone incontrate durante il percorso è stato il punto di forza dell’intero Mindset. Stupisce la facilità nell’ inquadrare in pochi secondi i punti critici dei nostri progetti, dimostrando abilità di business trasversali e dispensando consigli sui settori più disparati, dalla realtà aumentata, alla finanza, passando per l’ alimentazione funzionale.

L’ accesso agli investimenti è un meccanismo rodato ed estremamente efficace. Incontrare potenziali investitori o partner è uscire per un’aperitivo, partecipare ad un evento sulle start up o semplicemente prendere un Uber per tornare in albergo.

Twitter, Facebook, Apple, Google, Oracle, Mozilla, Paypal, Tesla sono nate in un ambiente dove le idee non restano idee, ma trovano terreno fertile nel network, nell’accesso agli investimenti e in una cultura aperta ad abbracciare il cambiamento.

In tre parole cosa porto a casa da questa esperienza?

Network.

Mindset.

Competenze trasversali.

Ho già avuto la possibilità di contattare diverse persone incontrate in Silicon Valley ed assieme agli altri startupper stiamo lavorando per mettere in piedi progetti congiunti.

“Some people want it to happen, some wish it happens, others make it happen”

So let’s do it!

[Claudio Venezia – Squat & Basilico]