[Giorno 8] Dual companies, smart-working e condivisione degli obiettivi

Iniziamo la giornata al Computer History Museum di Mountain View.

Il museo ripercorre la storia del calcolo dall’abaco ai super-computer non tanto per celebrare il passato, ma per poter indovinare il futuro. A mio parere la storia più curiosa è quella che riguarda i mini-computer, sui quali investirono molte case produttrici a partire già dagli anni 60. Tutte queste aziende però fallirono nell’impresa di portare un calcolatore in ogni casa ed abbandonarono il progetto. Era semplicemente troppo presto. Apple, con il suo Apple II, arrivò invece nel momento giusto e dal 1977 iniziò a crescere fino a diventare il colosso che conosciamo oggi.
Molto bella la parte interattiva, in cui poter ”programmare” un IBM grande come una stanza per ottenere una stampa (vera e propria) del nome della propria startup!

Per ricordarci che colosso è oggi la Apple abbiamo fatto un salto all’Apple Park di Cupertino. Grazie ad un plastico 3D da osservare attraverso un i-Pad abbiamo osservato la nuova sede. Molto meglio però riconsegnare il tablet e salire sul tetto per osservare quanto sia effettivamente enorme la cosiddetta Spaceship: incredibile!

Di nuovo sul pullmino, il tempo di due passi nel campus di Google ed arriviamo alla sede di Accenture Ventures, fondo d’investimento della nota società di consulenza a livello mondiale.
Qui scopriamo che non tutti gli investitori puntano a fare l’exit e vendere l’azienda, ma che qualcuno si propone di  mantenere le proprie quote incrementando i ricavi. La frase che mi è rimasta più impressa? “Series A round is the new Series B!”
A rimarcare il fatto che le aziende di oggi crescono talmente freneticamente che occorre investire molto prima e molto di più.

Infine la ciliegina sulla torta. Un punto di vista allo stesso tempo soggettivo e realistico durante l’aperitivo con Fabrizio Capobianco, imprenditore italiano di successo, CEO di Tok.tv che vive in Silicon Valley da quasi vent’anni. Abbiamo capito come lui porti avanti la sua compagnia con ingegneri che abitano in Italia affidandosi allo smart-working ed alla condivisione degli obiettivi, il tutto assaporando del buon vino rosso e degli ottimi salumi.

La giornata continua, tornati in albergo ci dedichiamo a finire di sistemare e ripetere ad alta voce il pitch, accompagnati dai consigli sapienti di Alain ed Irene. Fino a tardi.

Domani sarà una giornata impegnativa.

[Mario Monticelli – Aquabuddy]