#MaketoCare: Orion e Optical Wheelchair in partenza per la Silicon Valley

MaketoCare nasce dalla volontà di far emergere e sostenere iniziative e progetti nati dall’ingegno e dalla passione della comunità Maker, che tramite la propria creatività e il proprio saper fare innovazione, è in grado di offrire una migliore qualità di vita ai pazienti, contribuendo a cambiare concretamente il loro presente e progettando, insieme a loro, un futuro migliore. L’iniziativa MaketoCare è promossa da Sanofi Genzyme, specialty care di Sanofi, con il supporto di European Maker Faire e ASTER.

Fra tutte le soluzioni innovative in area healthcare & wellness presentate al contest, Orion e Optical Wheelchair hanno convinto la giuria indipendente e grazie alla vittoria stanno per partire per una settimana di fitti appuntamenti in Silicon Valley per conoscerne il mindset da vicino e incontrare possibili partner americani.

L’esperienza in Silicon Valley dei team di Orion e Optical Wheelchair inizierà il 7 aprile e si concluderà il 14.

Gli incontri previsti per i due team spaziano da acceleratori internazionali come Plug and Play, HAX e RocketSpace a università di calibro mondiale come Stanford.

Ma conosciamo più da vicino i due progetti.

Orion è un esoscheletro riabilitativo comandato dagli impulsi muscolari attraverso un elettromiografo sviluppato da Mattia Strocchi. È un tutore applicabile agli arti che, grazie a un doppio dispositivo, aumenta la forza di chi lo indossa aiutandolo così nei movimenti muscolari. Attualmente è stato realizzato un prototipo funzionante di un esoscheletro per l’arto superiore, controllato sulla base del miosegnale del bicipite. In un vicino futuro, la sua applicazione verrà estesa agli arti inferiori, trasformandolo in un sistema attivo per la camminata assistita, donando nuova libertà di movimento alle persone che usano la sedia a rotelle.

Optical Wheelchair ha sviluppato una tecnologia che permette di comandare il movimento di una sedia a rotelle con gli occhi e le espressioni del viso. L’idea è venuta al team – composto da Federico Gualdi, Roberto Lucchisani e Nicholas Silvestri – pensando ad un amico rimasto paralizzato in seguito ad un incidente automobilistico. Per rilevare i movimento delle pupille e le espressioni facciali viene utilizzata una particolare camera di Intel. Il progetto mira allo sviluppo dell’automazione applicata a persone non in grado di fare determinati movimenti. Oltre a muovere una sedia a rotelle, questo sistema di controllo sarà in grado di aiutare persone disabili anche in altre attività legate alla loro quotidianità (home-automation).

Troverete curiosità ed aneddoti del viaggio live sui canali social. Seguiteci sugli account Twitter di @Aster_ER e @SanofiGenzymeIT tramite l’hashtag #MaketoCare.

Fatte le valige? Si parte!