UN NUOVO UFFICIO DELL’UNIONE EUROPEA APRIRA’ A SAN FRANCISCO

Dal 1° settembre 2022 sarà operativo il secondo ufficio dell’Unione Europea negli Stati Uniti, dopo quello di Washington, che si focalizzerà sulla tecnologia e sul digitale

E’ la prima volta che l’Unione Europea apre un secondo ufficio in un Paese terzo, e in questo caso lo aprirà a San Francisco in Silicon Valley. Questa apertura coincide con l’approvazione di due regolamenti relativi alle big tech, che hanno le loro sedi nell’area e interessi in Europa, e si tratta della legge sui mercati digitali (Digital Markets Act, DMA) e quella sui servizi digitali (Digital Services Act, DSA) .

La presenza in loco nella Bay Area da parte dell’UE ha diversi obiettivi, uno dei principali è sicuramente quello di favorire le relazioni dirette con le autorità e gli stakeholder in tema di innovazione e sviluppo tecnologico. Infatti, per l’Unione Europea può essere interessante essere presente laddove avvengono gli ultimi sviluppi tecnologici a livello globale e soprattutto è utile per consentire un dialogo normativo tra la Commissione e le grandi aziende tecnologiche interessate, come Amazon, Google, Apple, Meta e Microsoft, in modo che possano incorporare meglio i nuovi obblighi legali nel loro modo di operare. Da anni, l’Unione Europea è impegnata nella regolamentazione tecnologica e nella protezione dei dati online, mentre gli Stati Uniti sono leader nello sviluppo tecnologico, questa potrebbe essere un’occasione per entrambi di imparare. 

Il regolamento sui mercati digitali vieterà alcune pratiche utilizzate dalle grandi piattaforme, come Amazon, Google, Apple, Meta e Microsoft, che fungono da “gatekeeper” e consentirà alla Commissione di condurre indagini di mercato e di sanzionare i comportamenti non conformi. Si tratta, infatti, di una regolamentazione dei comportamenti anticoncorrenziali adottati dalle big tech, che vuole garantire la concorrenza online, dando maggior convenienza agli utenti e opportunità alle piccole imprese. Da tempo, le big tech statunitensi hanno un rapporto contrastante con l’Unione Europea, a causa di vari limiti imposti alle multinazionali, come il regolamento europeo sulla protezione dei dati (GDPR) e varie sentenze antitrust di cui sono state oggetto. 

Mentre, la legge sui servizi digitali è volta a modernizzare la Direttiva sul commercio elettronico in relazione ai contenuti illegali, alla pubblicità trasparente e alla disinformazione. Si tratta di un pacchetto di misure per affrontare i contenuti illegali e stabilisce procedure per applicare i termini in modo equo. Con la pandemia, gli acquisti online sono aumentati e le grandi piattaforme online si sono imposte sempre di più e da qui è nata l’esigenza dell’Unione di regolamentare i servizi online per tutelare gli utenti.

Con questi due nuovi regolamenti, che entreranno in vigore entro fine 2022, la Commissione europea assumerà per la prima volta il ruolo di regolatore digitale del mercato interno dell’UE. Come osservato da Gerard de Graaf, direttore del nuovo ufficio, alcuni degli obblighi previsti dalla legge sui mercati digitali riguardano il modello di business stesso delle aziende interessate, facendo l’esempio dei sistemi operativi che dovranno aprirsi ad app store alternativi. Pertanto, l’attuazione non sarà solo una questione legale, ma di decisioni strategiche sulla direzione che queste aziende vogliono prendere.

La nuova sede avrà anche la funzione di dialogare con i policy makers americani a livello federale. Oltretutto, in Silicon Valley la delegazione UE avrà modo di entrare in contatto con il fiorente ecosistema delle startup della Bay Area e cercare nuove eventuali collaborazioni a tema tecnologico con gli Stati Uniti, ad esempio, per i programmi Horizon Europe e Digital Europe